For the past couple of years, I have been conducting interviews with people who live in Anghiari. Some are conducted in Italian, some in English, and they are all published in both languages on this blog. While in Anghiari in spring this year, I continued this project.
Appartenenza ad Anghiari – Marco Seri
Marco è il figlio di Paola Foni che avevo intervistato nel 2018. È il più giovane dei tre figli di Paola e vive a casa dei genitori ad Anghiari mentre studia canto al Conservatorio “Luigi Cherubini” a Firenze. Quando non deve andare a Firenze, Marco incontra Paola alla fine del suo turno del mattino al caffè Garibaldi, qualche volta con qualcun altro della famiglia che adesso include un nipotino, Leonardo. L’intervista si è svolta in italiano, è stata trascritta e tradotta in inglese da Mirella Alessio. Questa ne è una versione editata.
Sono nato a Sansepolcro il 15 agosto del 1997. All’età di quattro o cinque anni sono andato all’asilo nido, vicino a casa mia, a San Leo, vicino a Anghiari. In seguito ho frequentato la scuola elementare qui ad Anghiari, per cinque anni, dopo sono andato alla scuola media “Leonardo da Vinci” per tre anni… si trova vicino a piazza del Popolo, vicino alla scuola di musica. In seguito, dopo aver finito le scuole medie, ho frequentato il liceo artistico “G. Giovagnoli” a Sansepolcro, con indirizzo architettura. C’è stata una piccola storia per quanto riguarda la classe: verso la fine della terza media sono arrivati i rappresentanti delle scuole superiori della zona, per indirizzarci al proseguo degli studi. Io inizialmente avevo deciso di iscrivermi sempre al liceo artistico, ad Anghiari (allora si chiamava istituto d’arte) in quanto avevano iniziato un corso che si chiamava Liuteria, che prevedeva l’apprendimento per la costruzione, manutenzione di strumenti ad arco, violini, viole, violoncelli. Purtroppo le classi non furono organizzate, quindi io sono stato spostato a Sansepolcro, con indirizzo architettura.
All’età di diciotto anni, mi sono iscritto al conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze per studiare canto lirico. La motivazione per cui ho intrapreso la carriera musicale non è provenuta direttamente da me. Una cantante, che si chiama Noemi Umani, che ha frequentato il conservatorio mi aveva sentito cantare e mi aveva consigliato di iscrivermi là. Dopo alcuni ripensamenti, ho deciso di intraprendere questa carriera che si è scoperta, una delle scelte più belle della mia vita, ho trovato una passione…
Attualmente sto facendo il terzo anno del CFP, (corso di formazione per accademico) che è il primo ciclo, l’equivalente di una laurea breve in un’università. Dopo il triennio, ci sono altri due anni, alla fine si ottiene un’altra laurea. È un processo lungo, ma che forma molto bene la voce, il carattere… forma la persona molto bene…. A settembre dovrei dare l’esame per entrare al conservatorio di Perugia, pertanto trasferirmi da Firenze a Perugia.
Io sono un basso e gli autori con cui abbiamo lavorato di più sono stati Mozart e Rossini. Abbiamo fatto alcuni brani tratti dalla Cambiale di matrimonio, di Rossini, un’opera molto bella e di Mozart degli estratti dal Don Giovanni e da Le nozze di Figaro. Dobbiamo anche studiare uno strumento, il mio è il pianoforte.
Nel tempo libero quando ascolto… dirò, a me, diciamo, piacciono un po’ tutti i generi… mi piace variare, spazio dalle opere del ‘600-‘700 fino ad andare alle canzoni anni ‘60-‘70… non ho una preferenza, mi piace ascoltare un po’ di tutto. Mi piace molto la musica religiosa, le mie prime esperienze sono state con la corale di Anghiari e Sansepolcro, per i concerti di Natale. Si sono fatti vari pezzi per quattro voci, soprani, contralti, tenori e bassi, erano abbastanza moderni. In seguito, con l’entrata nel Conservatorio, ho cominciato ad espandermi in questo campo, ad ascoltare, per esempio, uno dei primi pezzi religiosi che ho ascoltato è stata la Messa in do maggiore di Mozart molto bella. Anche il suo requiem è molto bello, come quello di Faurè. Poi ho cominciato ad ascoltare la musica antica… i canti gregoriani che si affidavano molto sulle altezze, non tanto sul ritmo… e ho scoperto per puro caso i brani ortodossi religiosi che sono qualcosa di spettacolare, a cappella, senza strumenti musicali, solamente con le voci… sono veramente bellissimi.
Ho cantato con la corale di Anghiari per uno o due anni, non riuscivo a stare dietro quando ho cominciando il Conservatorio… Il viaggio a Firenze stanca molto e toglie molto tempo per lo studio, ma mi organizzo bene e si può sopportare e mi piace leggere in treno.
Ho un ottimo rapporto con i miei genitori, li adoro i mei genitori, sono speciali. Sto veramente bene con le mie sorelle, siamo una famiglia molto unita. In genere quando c’è da fare qualcosa in casa non mi tiro mai indietro, a meno che lo studio. Dò sempre una mano ai genitori, se c’è da fare qualche faccenda in casa o fuori, sono sempre molto contento di aiutarli.
Allora, il mio legame con Anghiari è, diciamo, è un buon legame. Quando vado fuori, cammino per le strade, è un posto che mi fa veramente piacere… come posso definirlo… è un posto molto interessante e per quanto conosca Anghiari, c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare dal paese. È piccolo, però ha sempre dei segreti nascosti, ma non si è mai troppo informati. E c’è il senso della storia qui… la storia è una delle mie passioni.
È un posto molto bello. Per esempio, il panorama che c’è dalle mura… è una cosa bellissima. È una vista che mi suggestiona sempre, in ogni periodo dell’anno. Se mi metto davanti le mura e con le cuffie mi ascolto un pezzo di musica classica o religiosa, la mia mente va altrove, dà libero sfogo all’immaginazione che ho.
La vista è ovviamente diversa nelle diverse stagioni. In inverno, ad esempio, il paesaggio è molto più spoglio, più morto, poiché con il freddo tutte le piante sono spoglie, è una vista più cupa e tenebrosa, se poi c’è anche la nebbia all’orizzonte, è molto suggestiva. Nell’estate c’è l’esatto opposto, tutto è molto più rigoglioso, più, diciamo, emana un’energia più positiva rispetto all’inverno. L’inverno è la mia stagione preferita, è una stagione che rispecchia il mio stato d’animo, all’infuori posso sembrare chiacchierone, spavaldo, però, all’interno, io in genere sono riservato, molto chiuso in me stesso, freddo come l’inverno, è uno dei miei difetti.
Se devo essere sincero, qui ad Anghiari, non ho molti amici, a Firenze ne ho molti, al Conservatorio. Quando finisco gli studi, se ci fosse la possibilità, mi piacerebbe muovermi fuori di Anghiari, poiché il mondo non è solamente qui, in Val Tiberina, il mondo è un posto tanto grande. Il futuro è imprevedibile, però se ci fosse l’evenienza, mi piacerebbe lavorare in altri posti in Italia. Sarebbe difficile lasciare i legami che ci sono qui, la famiglia, il paese… mi mancherebbe la mia famiglia… però alla fine riesco a stare bene anche da solo…
Ho viaggiato un po’. L’anno scorso, ho fatto due concerti di musica medioevale in Germania, con un coro che viene qui ad Anghiari ogni quattro-cinque anni. La direttrice mi aveva chiesto se volevo venire in Germania, io ho accettato e abbiamo fatto questi concerti, poi ripetuti ad Anghiari ad agosto.
Altro? … Non sono fidanzato, l’ho detto così sul ridere. Purtroppo non c’è una ragazza speciale. Mia mamma dice che “prima o poi arriverà!” e io rispondo “a me va benissimo, a me va bene”.
Belonging in Anghiari – Marco Seri
Marco is the son of Paola Foni, whom I interviewed in 2018. He is the youngest of Paola’s three children, and is living at home with his parents in Anghiari while studying singing at the Conservatorium Luigi Cherubini in Florence. On days that he doesn’t have to go to Florence, Marco might meet Paola at the end of her morning rounds in caffè Garibaldi, sometimes with other members of the family that now includes a grandchild, Leonardo. The interview was conducted in Italian, and transcribed and translated into English by Mirella Alessio. This is an edited version.
I was born in Sansepolcro on the 15th of August 1997. When I was 4 or 5 years old I went to kindergarten, in San Leo, near our home, near Anghiari. Then I attended elementary school here in Anghiari for 5 years, and then I went to the scuola media ‘Leonardo da Vinci’ for 3 years … it’s near Piazza del Popolo, near the music school. Then, after I finished scuola media, I attended the liceo artistico ‘G. Giovagnoli’, in Sansepolcro, specialising in architecture. There is a bit of a story about this: towards the end of the last year in the scuola media, some representatives from high schools in the area came to advise us on choice of schools. Initially, I wanted to enrol at the liceo artistico in Anghiari (at the time called the Art Institute), because they had started a course in the manufacture and restoration of string instruments – violins, violas, cellos. Unfortunately, as it turned out, the classes hadn’t been organized, so I was moved to Sansepolcro to study architecture.
At the age of 18, I enrolled at the Conservatorium Luigi Cherubini in Florence, to study singing. The motivation to take up a musical career didn’t come directly from me. A singer, called Noemi Umani, who attended the Conservatorium had heard me singing, and suggested that I enrol there. After some reconsideration, I decided to embark on this career that has turned out to be one of the most wonderful choices of my life – I have found a passion….
I’m in my third year of CFP (corso di formazione per accademico), which is the first level, equivalent to a bachelor’s degree in a university. After the 3 years there are another 2 years and then one gains another laurea. It is a long process, but it forms the voice well, the character … it forms a person very well…. In September, I have to take an entrance exam for the Conservatorium of Perugia, as I hope to transfer there from Florence.
I’m a bass, and the composers we have worked on most have been Mozart and Rossini. We have studied some pieces from La cambiale di matrimonio by Rossini, a very beautiful opera, and by Mozart, we’ve done pieces from Don Giovanni and Le nozze di Figaro. We have to learn an instrument as well, and mine is the piano.
In my spare time, when I listen… well, let’s say that I like all kinds of music… I like to vary, I go from 17th, 18th century operas to songs from the ’60s,’70s … I don’t have a preference, I like to listen to a bit of everything. I really like religious music. My first experience of this was with the Anghiari and Sansepolcro choirs, for Christmas concerts. We did pieces for 4 voices, soprano, contralto, tenor and bass and these were quite modern. Later, after I started at the Conservatorium, I began to expand my horizons and listen to, for example, one of the first religious works I listened to was the Mass in C major by Mozart, very beautiful. His Requiem is really beautiful too, and so is Faurè’s. Then I started to listen to earlier music… Gregorian chants, based more on pitch than on rhythm…. And, by chance, I discovered Orthodox sacred music, spectacular pieces, a cappella, just the voices, without musical instruments … they are really beautiful.
I sang in the Anghiari choir for one or two years, but I couldn’t keep it up when I started at the Conservatorium. … The trip to Florence is tiring and takes time off your studying, but I am well organized, so I can manage, and I like to read on the train.
I have a wonderful relationship with my parents … I adore my parents, they are special people. I’m very close to my sisters; we are a very close-knit family. In general, when there is something to do at home I never pull back, unless I have to study. I always give a hand to my parents, if there is something to do, inside the house or outside, I am always very happy to help them.
And, my bond with Anghiari is, let’s say … close. When I go out, when I walk around the streets, it is a place that makes me happy … well, how can I say it… it’s an interesting place – even if I know Anghiari, there is always something new to learn about the town. It is small, but it always has hidden secrets, you can never know it all. And there’s the sense of history here … history is one of my passions.
It is a very beautiful place. For example, the view from the city walls … it is a beautiful thing. It always affects me, at any time of the year. If I stand at the walls with my headphones and listen to a piece of classical or religious music, my mind goes elsewhere, my imagination is unleashed.
The view is obviously different in different seasons. In winter, for example, the landscape is bare, dead, because it is cold and all the trees are bare; it is a darker, gloomier view, and if there is fog at the horizon, it is very evocative. Summer is the exact opposite, everything is more lush, more, let’s say, it releases a more positive energy, because you can see life beyond the walls – trees are luxuriant, sometimes you can see animals, you can see things that you can’t see in winter. But, I prefer winter – it is the season that mirrors my state of mind: from the outside I might seem chatty and sure of myself, but, in general, I am reserved, introverted, like winter … it is one of my faults.
To be honest, here, in Anghiari, I don’t have many friends; I have many in Florence, at the Conservatorium. When I have finished my studies, if there’s the opportunity, I would like to move out of Anghiari, because the world is not only the Tiberina valley, the world is a very big place. The future is unpredictable, but, if I had the chance, I would like very much to work in other places in Italy. It would be difficult to leave behind the bonds I have here, my family, the town … I would miss my family, but, in the end, … I can survive by myself ….
I have travelled a little. Last year I sang in a couple of concerts of medieval music in Germany, with a choir that comes here to Anghiari every 4-5 years. The conductor asked me if I would like to go to Germany and I accepted and we did these concerts, then they were repeated here in Anghiari, in August.
Anything else? …well, I am not engaged, just joking! Unfortunately, there is not a special girl. My mother says ‘sooner or later she will arrive’ and I answer ‘it is ok like this for me’.
Ann and Mirella