Category Archives: Anghiari

Belonging in Anghiari – Stefanie Risse

Appartenenza ad Anghiari – Stefanie Risse

Stefanie vive ad Anghiari dal 1993. Ha collaborato con la LUA, la Libera Università dell’Autobiografia, fin dalla sua fondazione nel 1999. Da allora, con Anna Noferi, ha coordinato il Circolo di scrittura autobiografica a distanza. Quest’anno, mentre ero ad Anghiari, ho frequentato i loro incontri settimanali durante i quali si leggono lettere scritte a mano su vari temi autobiografici. Ho intervistato Stefanie a Palazzo Testi, la nuova sede dell’università. L’intervista, che si è svolta in italiano, è poi stata trascritta e tradotta in inglese da Mirella Alessio. Questa è la versione editata.

Vengo dalla Germania, dalla Germania ovest per essere precisa. Sono nata nell’ottobre del 1959 in un piccolo paese vicino a Francoforte sul Meno. Eravamo una famiglia tranquilla, padre, madre, mia sorella Susanne – 7 anni più grande di me – con una bella casina, un giardino, una gatta. I nonni e altri parenti abitavano lontani, li ho conosciuti soltanto quando ci facevano visita oppure quando noi ci mettevamo in viaggio nel nostro Maggiolino, per raggiungere i nonni a Loerrach. Mio padre aveva 50 anni quando sono nata, aveva già avuto il primo matrimonio con due figlie; era stato in guerra in Russia, era tornato dalla prigionia soltanto nel 1949, dieci anni prima della mia nascita.

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Belonging in Anghiari – Stefania Bolletti

Appartenenza ad Anghiari – Stefania Bolletti

11 maggio 2024

Stefania è architetta e presidente della LUA, la Libera Università dell’Autobiografia. L’ho intervistata a casa ‘mia’, lei abita a 30 secondi da dove sto io e per vederci alla LUA avremmo impiegato circa 5 minuti! L’intervista si è svolta in italiano, è stata trascritta e tradotta in inglese da Mirella Alessio. Questa è una versione editata.

Mia madre si chiamava Lina, il babbo Arnaldo e ho una sorella Patrizia. Sono nata nel dicembre 1960, quel giorno nevicava ad Arezzo. Ero la prima della famiglia a nascere in una clinica, mia sorella era nata in casa, sono la prima nata non in un paese o in campagna. I miei genitori sono venuti ad Arezzo per lavoro, ho vissuto i primi tre anni nel centro storico in un’abitazione dei primi anni del ’900… ho dei ricordi di un giardino.

Poi abbiamo comprato una casa nuova come altre famiglie nel periodo del boom economico e siamo andati a vivere in un’altra parte della città nuova con scuole, tant’è che io sono andata a scuola sempre a piedi insieme alle amiche e a mia sorella senza dover prendere un mezzo. Il nostro quartiere era adiacente a una zona agricola, ho giocato molto da piccola con gli amici in campagna. Questo per me è stato molto importante perché sono state le esplorazioni della mia infanzia e giovinezza, quello era il raggio di azione che potevo avere. La mia mamma non lavorando aveva molto tempo per noi, mi ricordo benissimo che attraversavamo tutta la città a piedi… il rapporto con la città, una visione dello spazio allargata e vissuta. È stata un’esperienza fondativa.

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Belonging in Anghiari – Rodolfo Savini

Appartenenza ad Anghiari – Rodolfo Savini

Rodolfo insegna yoga e meditazione ad Anghiari. Quest’anno, durante il mio soggiorno, ho frequentato le sue lezioni e l’ho intervistato nei locali dove esse si svolgono e che si affacciano sulla piazza principale. L’intervista si è svolta in italiano, è stata trascritta e tradotta in inglese da Mirella Alessio. Questa è la versione editata.

Sono nato a Reggio Emilia, ma è un posto che non mi appartiene, un posto in cui sono stato solo sette mesi. Mio padre aveva cambiato lavoro e, di promozione in promozione, ci siamo infine stabiliti a Torino. Qui però mio padre morì quando io avevo 17 anni e mia sorella tre anni in meno. Mia madre, che era di Roma, decise di trasferirci là perché avrebbe trovato il supporto di parenti e amici.

Purtroppo, cambiando più scuole persi quelle amicizie che si hanno usualmente fin da piccoli…. in un paese come Anghiari ci si conosce da quando si va alla materna. Ho finito le medie a Milano, a Torino ho fatto le superiori, il liceo, al quarto anno mi sono iscritto a Roma dove ho finito le superiori e l’Università, ho studiato alla Sapienza, Economia e Commercio. Mi interessava soprattutto l’economia perché ci vedevo la chiave del benessere delle persone, la ricerca di un ‘valore’. Poi avvennero alcuni fatti che mi indussero a riflettere più profondamente sui limiti delle dottrine economiche. Così sono passato a Storia religiosa moderna concentrandomi sullo studio delle religioni orientali e dello yoga.

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Belonging in Anghiari – Benedetta Spadaccini

Appartenenza ad Anghiari – Benedetta Spadaccini

13 maggio 2024

Benedetta è la direttrice del Museo della Battaglia temporaneamente chiuso per lavori. L’ho intervistata nel suo ufficio all’ultimo piano del palazzo. L’intervista si è svolta in italiano, è stata trascritta e tradotta in inglese da Mirella Alessio. Questa è una versione editata.

Sono nata nel 1982 a Reggio Emilia dove sono cresciuta e fatto le scuole superiori. L’Università invece l’ho fatta a Parma, dove mi sono laureata in Conservazione dei Beni Culturali. Successivamente, nel 2006, mi sono trasferita a Milano per fare la Scuola di archivistica e paleografia diplomatica dell’Archivio di Stato. Contemporaneamente frequentavo la Scuola triennale di Specializzazione per i beni storico-artistici all’Università Statale, durante la quale ho iniziato a specializzarmi nel campo della grafica, disegni e stampe antichi dalla metà del ’400 ai primi dell’Ottocento.

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Belonging in Anghiari – Don Alessandro

Appartenenza ad Anghiari – Don Alessandro Bivignani

Don Alessandro è il parroco di Anghiari. Gli sono estremamente grata perché, nonostante tutti i suoi impegni, ha trovato il tempo per questo colloquio che si è tenuto negli uffici parrocchiali accanto alla chiesa della Propositura. L’intervista si è svolta in italiano ed è stata trascritta e tradotta in inglese da Mirella Alessio. Questa è una versione editata

Sono nato il 20 novembre 1980 a Sansepolcro, ho sempre abitato a Anghiari, nella frazione di Tavernelle. I miei nonni sono radicati in questo paese, la mia famiglia da parte del padre è di Sansepolcro.

Sono cresciuto frequentando la scuola media ad Anghiari, poi l’istituto tecnico commerciale a Sansepolcro. Finita la scuola ho trovato lavoro presso una ditta bella di Anghiari, Busatti. Per noi di Anghiari è importante, per alcuni anni ho lavorato lì nell’amministrazione, in contabilità. E poi un altro lavoro invece ad Arezzo presso la diocesi, sempre nell’amministrazione. In questo periodo, dopo la scuola superiore fino a dopo, ho anche continuato a vivere anche nell’esperienza della vita della parrocchia di Anghiari. Abitavo a Tavernelle con la famiglia, la mattina lavoravo, il pomeriggio come volontariato, con i giovani, tante attività. Poi nel 2008 la scelta che mi ha portato a entrare in seminario.

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Belonging in Anghiari – Alison Woolley

Appartenenza ad Anghiari – Alison Woolley

www.florenceart.net

Alison è un’artista specializzata nella decorazione di clavicembali e ora collabora a un progetto di ricostruzione di strumenti rinascimentali con Fabrizio Lepri. Ho intervistato anche lei negli spazi dell’Istituto d’arte dove attualmente si svolge il progetto. L’intervista che si è svolta in inglese è stata trascritta e poi tradotta in italiano nella sua versione editata da Mirella Alessio.

Sono nata in Scozia nel 1964 e quando avevo tre anni la mia famiglia è emigrata in Canada dove sono cresciuta. Ho frequentato l’Ontario College of Art and Design a Toronto e al quinto anno sono venuta nel campus di Firenze. Nel corso di quell’anno ho cercato… ero veramente affascinata dalla città che all’epoca nell’Oltrarno aveva tantissime botteghe che producevano artigianato di altissima qualità, ero veramente impressionata. Avevo vent’anni e me ne sono innamorata.

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Belonging in Anghiari – Fabrizio Lepri

Appartenenza ad Anghiari – Fabrizio Lepri

18 maggio 2024

Fabrizio suona la viola da gamba e ricrea strumenti antichi. Quest’anno in aprile in una notte fredda e piovosa sono andata a un meraviglioso concerto che aveva organizzato a La Badia, la chiesa del dodicesimo secolo vicino a dove abito io. L’ho intervistato in quello che è stato l’Istituto d’Arte e che al momento è la sede di un progetto finanziato dal PNRR sulla ricostruzione di strumenti rinascimentali. L’intervista si è svolta in italiano è stata trascritta e tradotta in inglese da Mirella Alessio. Questa è la versione editata.

Sono nato ad Arezzo il 18 maggio 1968, ma sono cresciuto completamente qui ad Anghiari. La mia famiglia… non sono anghiaresi, mio padre è di vicino Arezzo, mia madre umbra, di Citerna. Lavoravano qui ad Anghiari e l’hanno scelto come dimora.

Sono andato a scuola un po’ qui, un po’ a Sansepolcro, ho frequentato le scuole superiori ad Arezzo. Verso i 12 anni ho cominciato ad avere una passione per la musica. La mia maestra delle scuole elementari ci faceva sentire musica classica, io devo tutto a lei, il mio rapporto con la musica classica, con qualcosa per amarla ci devi entrare in contatto. Ho imparato da maestri privati, ho iniziato con un maestro privato per la teoria musicale ad Anghiari, poi a Sansepolcro, poi ad Arezzo. Ho iniziato con il violoncello e con il contrabbasso e a 16 anni sono entrato in Conservatorio a Firenze. Era possibile all’epoca così ho iniziato il Conservatorio a Firenze, andavo al liceo, prendevo il pullman la mattina.

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Welcome Back to Anghiari

Yes, this is the same title that I now always give to a post on arrival in Anghiari, and I’m going to repeat myself again because, once again, I have received such a warm welcome. Every time I arrive here, I discover anew this wonderful experience. In the street, in shops, in bars, in restaurants, in the piazza, I am hugged and kissed and greeted with big smiles – ‘ciao, benvenuta, bentornata!’ And invitations. There is, however, a subtle difference from last year, when, after 4 years of covid, people were excited by my reappearance. Now, the welcomes are as warm, but there is a sense that my returns are expected, people are not surprised to see me – ‘it only feels like yesterday’. So, I feel accepted as part of the place in my coming and going. And with a certain lightness, I happily resume my daily Anghiari routines. Despite jetlag, it took only a couple of days for life here to feel full, yet calm, without any rush. And rich with everyday encounters. What an enlivening return.

I have already made new connections. For example, I have met Stefanie Risse, who moved here from Germany in the mid-80s and has been involved with the Free University of Autobiography since its inception in the 90s. She has invited me to join a letter writing group that meets every week (Circolo di Scrittura Autobiografica a distanza di Anghari). I was warmly welcomed when I went along on Tuesday and, for next week, I’ve been invited to write and present a piece on my first memories, for which I’ll probably do something about horses! I am already getting more suggestions for people to interview on a sense of belonging. Stefanie has also introduced me to her yoga group (in a bar, of course, post lesson) which I’ll be joining. So, I feel almost too busy with living life here to write posts! We’ll see.

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Belonging in Anghiari – Fiammetta Piccini and Lisa Pieroni

While in Anghiari this year, I conducted interviews with some of my neighbours in the medieval town. These interviews will be published in both languages. The English version of the interview follows the Italian.

Appartenenza ad Anghiari: Fiammetta Piccini e Lisa Pieroni

Quest’anno mentre ero ad Anghiari ho intervistato alcuni dei miei vicini nel borgo medievale.

Questa è l’intervista a Fiammetta Piccini che vive ancora dove è nata, a poche porte di distanza da dove stavo io. Si occupa del giardino davanti a casa e la sua porta è sempre aperta. Ci salutavamo quasi ogni giorno, facevamo una bella chiacchierata a proposito di casa ‘mia’ perché lei la puliva e sapeva tutti i suoi segreti. Ci siamo molto divertite a stendere il bucato e a correre a ritirarlo quando stava per arrivare un temporale. L’intervista si è svolta nella mia cucina dove ci ha raggiunte la figlia di Fiammetta, Lisa, che ha contribuito alla conversazione.

L’intervista si è svolta in italiano ed è poi stata trascritta e tradotta in inglese da Mirella Alessio. Questa è una versione editata.

Io sono nata il 31 dicembre 1955 ad Anghiari dove sono andata a scuola, le elementari e la scuola media, poi ho smesso. Ho fatto vari lavori, fra gli altri ho lavorato per tanti anni alla Soldini, un calzaturificio, un tomaificio, prima che fosse distrutto da un incendio.

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Life in Anghiari during Covid – Milva Marzi

In spring this year, I returned to Anghiari for the first time since Covid. While I was there, I interviewed several people on life in Anghiari during that period. These interviews will be published in both languages.

Vita ad Anghiari durante il Covid – Milva Marzi

Quest’anno, in primavera, sono ritornata ad Anghiari per la prima volta dopo il Covid. Mentre ero là ho intervistato parecchie persone su come è stata la vita nel borgo in quel periodo.

Questa è l’intervista con Milva Marzi che avevo già intervistato nel 2018. (Appartenenza ad Anghiari: Milva Marzi). Ad Anghiari Milva gestisce con la famiglia un negozio di alimentari, ‘Il Pizzicagnolo’. Ho parlato con lei e suo figlio, Lorenzo, nella cantina accanto al negozio che è sempre pieno di gente. L‘intervista si è svolta in italiano ed è poi stata trascritta e tradotta in inglese da Mirella Alessio. Questa è una versione editata.

Allora, durante il periodo del Covid, del lockdown tutto era più triste… non si poteva uscire di casa o solamente da casa venire qui. Il sorriso non mancava mai ai nostri clienti. Alcuni erano più tristi ma con un sorriso si tiravano su, era bello che potevamo tirare su un cliente triste. Facevamo due parole, anche con persone che non conoscevamo, che venivano nel nostro negozio perché non si poteva andare più lontano, al supermercato.

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